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La morte è una tra le paure ancestrali più radicate negli esseri umani, che in ogni epoca e in ogni luogo ha vissuto e vive di particolari rituali per aiutare a venire elaborata, se non addirittura “esorcizzata”.
Uno stato di depressione è del tutto comprensibile nella fase di elaborazione del lutto, ma se questo persiste e getta la persona in una condizione di angoscia perenne da cui è incapace ad uscire, allora è bene che si affidi ad un aiuto che possa accompagnarlo nel difficile percorso della accettazione e superamento della perdita.
Infatti, molte delle problematiche psicologiche, che spingono una persona a cercare sostegno, si rivelano essere legate proprio alla mancata elaborazione di un lutto – che sia una perdita reale o simbolica
comunque di una perdita di qualcosa di fondamentale nella vita di una persona.

Ovviamente i dettagli del percorso di elaborazione del lutto cambiano di persona in persona. Per inquadrarli a livello generale è possibile fare riferimento al lavoro della psicoterapeuta svizzera Elisabeth Kübler-Ross.

La Kübler-Ross ha diviso il processo di elaborazione del lutto nelle seguenti 5 fasi:

Negazione/Rifiuto (in principio si nega il lutto come naturale meccanismo di difesa);

Rabbia (quando si realizza la perdita, subentra un enorme carico di dolore che provoca una grande rabbia alle volte rivolta verso se stessi o persone vicine o, in molti casi, verso la stessa persona defunta);

Negoziazione (si tenta di reagire all’impotenza cercando delle risposte o trovando soluzioni per spiegare o analizzare l’accaduto);

Depressione (ci si arrende alla situazione razionalmente ed emotivamente);

Accettazione (si accetta l’accaduto, riappacificandosi con esso, spesso sperimentando fasi di depressione e rabbia di natura moderata, volte a riconciliarsi definitivamente con la realtà).

Come già detto ogni lutto viene vissuto in maniera estremamente soggettiva, a seconda del rapporto che si aveva con il defunto e della capacità emotiva di gestire il distacco. In questo caso entra molto in gioco anche la resilienza, cioè la capacità di rispondere in maniera positiva a eventi anche molto traumatici.

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Dott.ssa Francesca Ciocca

 

Psicologa Dott.ssa Francesca Ciocca Francesca Ciocca si laurea in Psicologia presso l’Università di Firenze nel 2004 ( Laurea di primo livello in Scienze e Tecniche di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione ) e consegue la Laurea Specialistica in Psicologia dello Sviluppo e dell’Intervento nella Scuola ( Sottoindirizzo: Salute del bambino e della famiglia ) presso l’Università di Padova nel 2006.
Si specializza nella Mediazione familiare e nella Consulenza Psicologica, con il Master accreditato dall’AIMEF (Associazione Italiana Mediatori Familiari).
È abilitata alla professione di Psicologa, con iscrizione all’Ordine degli Psicologi della Lombardia.
Ha intrapreso attività di osservazione e di ricerca presso la Canadian School di Firenze.
Ha lavorato nel campo dell’Adozione Internazionale collaborando con il Centro Adozioni del Comune di Firenze e con Famiglia & Minori, Ente accreditato per l’ adozione internazionale.
Attualmente collabora con scuole ed enti in campo educativo e psicologico.
Svolge attività di formatrice e consulente per varie associazioni private.
Conduce l’attività di libera professionista offrendo percorsi di Mediazione Familiare e sedute di Consulenza Psicologica rivolte ad adulti, adolescenti, bambini/genitori.